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Marc21

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  • 041 7$aita$2ISO-639-2
  • 082 $a813.6$9NARRATIVA AMERICANA IN LINGUA INGLESE, 2000-$221
  • 100 1 $aSmith, Paula Vene$0IT\ICCU\LO1V\369245$4aut
  • 240 14$aThe painterʼs muse.$3IT\ICCU\LO1\1303519$9Smith, Paula Vene
  • 245 13$aIl silenzio della musa :$bromanzo /$cdi Paula Vene Smith ; traduzione di Annamaria Biavasco e Valentina Guani.
  • 260 $aMilano :$bLonganesi,$c2010
  • 300 $a382 p. ;$c23 cm.
  • 520 $aLa stanza è sempre la stessa. L'inquadratura anche. Così come la donna di schiena. Eppure, ogni quadro, ogni colore, ogni pennellata è un sofferto passo in più verso la perfezione. I dipinti di Viktor Riis sono come lui: si alimentano di silenzio e di studio. Neppure la sua musa, la moglie Severine, può infrangere il delicatissimo cristallo in cui è racchiusa la sua ispirazione. C'è solo un modo, per la musa, di sottrarsi al silenzio che il marito le impone: affidare il proprio amore per la vita e per l'arte a un diario. Ed è in quelle parole che forse risiede la chiave di un enigma: perché negli ultimi tre quadri di Riis la musa non compare più? Il diario di Severine, scritto in Danimarca nei primi del Novecento, giunge misteriosamente nelle mani dell'ultimo proprietario dei quadri. Joen Alsted, ambasciatore danese nella Romania di Ceausescu e coinvolto, suo malgrado, in un delicato intrigo internazionale. Vent'anni dopo, alla sua morte, sarà compito di Freya, studiosa d'arte legata agli Alsted da un amore filiale, cercare di far luce su una vicenda che affonda in un passato in parte anche suo, e il cui perno sembra ancora e sempre la figura sfuggente e irraggiungibile della donna nei dipinti.
  • 520 $aLa stanza è sempre la stessa. L'inquadratura anche. Così come la donna di schiena. Eppure, ogni quadro, ogni colore, ogni pennellata è un sofferto passo in più verso la perfezione. I dipinti di Viktor Riis sono come lui: si alimentano di silenzio e di studio. Neppure la sua musa, la moglie Severine, può infrangere il delicatissimo cristallo in cui è racchiusa la sua ispirazione. C'è solo un modo, per la musa, di sottrarsi al silenzio che il marito le impone: affidare il proprio amore per la vita e per l'arte a un diario. Ed è in quelle parole che forse risiede la chiave di un enigma: perché negli ultimi tre quadri di Riis la musa non compare più? Il diario di Severine, scritto in Danimarca nei primi del Novecento, giunge misteriosamente nelle mani dell'ultimo proprietario dei quadri, Joen Alsted, ambasciatore danese nella Romania di Ceaugescu e coinvolto, suo malgrado, in un delicato intrigo internazionale. Vent'anni dopo, alla sua morte, sarà compito di Freya, studiosa d'arte legata agli Alsted da un amore filiale, cercare di far luce su una vicenda che affonda in un passato in parte anche suo, e il cui perno sembra ancora e sempre la figura sfuggente e irraggiungibile della donna nei dipinti. Romanzo vivido e incalzante, che si dipana tra Copenaghen, Bucarest e Londra, il silenzio della musa riesce a dar voce al fascino, alla forza e alla complessità dell'universo femminile attraverso tre protagoniste sofferte e coraggiose, legate dal linguaggio potente dell'arte e da un destino capace di attraversare la Storia.
  • 700 1 $aGuani, Valentina$0IT\ICCU\CFIV\107403
  • 700 1 $aBiavasco, Annamaria$0IT\ICCU\RAVV\063662
  • 790 1 $aBiavasco, Anna Maria$3IT\ICCU\BVEV\015240$zBiavasco, Annamaria
  • 830 3$aLa gaja scienza ;$v957$0IT\ICCU\CFI\0000487
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